Ab Hesperide
Ho sviluppato questa serie fotografica mettendo al centro un frutto semplice come la mela.
Questo frutto così comune porta con sé una forte #dualismo simbolico e in queste righe ho scelto alcuni riferimenti che evidenziano queste “storie opposte” che mi hanno aiutato verso l’approfondimento di questo tema ed in fine alla realizzazione di questi scatti.
Si parte dalla mitologia Greca e si attraversa la religione fino ad arrivare alla linguistica. Come è noto, d’altronde, il linguaggio influenza la cultura tanto quanto la cultura e le credenze influenzano il nostro vocabolario.
Questo percorso inizia, appunto, dalla #mitologia Ellenica e dalla narrazione del “Giardino delle Esperidi”. In questo giardino mitologico infatti cresceva un albero di mele. I miracolosi “Pomi d’Oro” la cui caratteristica era quella di donare giovinezza eterna a chi ne riuscisse a entrare in possesso. A protezione e cura di questo melo vi erano il drago Ladone e tre splendide ninfe: le Esperidi.
Questi pomi miracolosi vengono menzionati nell’undicesima fatica di Eracle ( l’Ercole Romano ), quando egli ha il compito di rubarli dal giardino per espiare le proprie colpe come uxoricida ed infanticida ma anche nella famosissima narrazione della Guerra di Troia. Proprio la dea Discordia, infatti, ne getta uno con inciso “ alla più bella ” durante il banchetto di matrimonio tra Peleo e Teti dando seguito al “Giudizio di Paride” causa dell’inizio della Guerra tra Achei e Troiani.
La simbologia della mela, però, non si ferma alla mitologia greca ma trova le sue radici anche nella religione cristiana, nella narrazione del giardino dell’Eden e delle prime creature di Dio, Adamo ed Eva.
In ognuno di questi esempi, la mela riscopre molteplici simbologie. É simbolo da un lato di prosperità e di fecondità con la sua forma che richiama quella del seno, nei suoi atti di nutrimento e seduzione; dall’altro, è proprio il frutto simbolo della discordia e del male, del conflitto e del peccato.
Una curiosità che ha sicuramente accentuato questa dualità è sicuramente quella per cui se tagliamo il frutto secondo un piano orizzontale, vedremo al centro una sorta di stella a cinque punte, che contiene i semi del frutto stesso ma che richiama alla mente il pentacolo, simbologia legata al satanismo.
Al contrario tagliato verticalmente vedremo una forte allusione all’organo sessuale femminile, simbolo di procreazione e vita.
Un frutto così dolce e comune ma così ambiguo anche nella sua stessa forma.
Pensiamo infatti che già in età Latina, il termine “Malum”, indicasse due significati: il frutto della “mela”, ma anche il “male”.
Con questa serie fotografica, quindi, ho voluto realizzare una serie di immagini che potesse darmi modo di affrontare il tema della dualità simbolica non esclusivamente relativa alla narrazione biblica ma fornendo al “lettore” nuovi spunti di interesse e nuove chiavi di lettura.